Buona prova sia degli Esord. B che dei non agonisti, risultati che dimostrano che gli insegnanti stanno lavorando bene e che gli allievi stanno seguendo le linee di preparazione alla gare che sono ben diverse dall’allenamento in palestra. In gara ci vuole, oltre alla preparazione fisica e tecnica, anche la preparazione alla condizione di “ freddezza mentale”, controllo delle proprie emozioni.
Per gli Es. B conferma di Petruzzella Evelin che nei 48 kg. ottiene un ottimo 1° posto con avversarie tutt’altro che facili. Un buon secondo posto per Monte Kevin, fermato per la finale che poteva fare sua da un infortunio (schiacciamento del torace) subito nell’incontro vittorioso che la visto salire sul 2° gradino del podio: auguriamo a Kevin di guarire presto. Terzo posto per Santin Riccardo: una buona gara che però ha fatto intravedere piccole lacune tecniche di chi vuole vincere a tutti i costi, bisogna lavorare sulla tecnica per poter equilibrare la forza che non gli manca. Buona la prova di Moro Nicolò che, anche se fermo al primo incontro (7° posto), ha dimostrato voglia e preparazione; il neo è che insiste solo in una tecnica dovrà dare più spazio ad altre tecniche e in allenamento si vedono già ma in gara è tutt’altra cosa. Alla sua prima esperienza di gara e solo dopo pochi mesi di palestra, Ippolito Lorenzo perde due incontri ma si qualifica al 5° posto, per Lui secondo me l’obiettivo è stato raggiunto, ossia capire la differenza tra l’allenamento e la gara: tensione, paura ed emozione non sono parametri da dimenticare.
Per la classe NON AGONISTI registriamo una buona gara considerando 4 primi posti conVendemmiati Andrea nella classe Bambini, mentre nei fanciulli al 1° posto Fossati Anna Chiara, Gabrian Valentino Alex, Monte Nicole; al terzo posto nei Bambini Fossati Alessandro, nei Fanciulli Odina Vittoria, Malandra Sara, Ambrosioni Riccardo, Donati Samuele, Lovison Enea. Per tutti loro un plauso perché per superare l’emozione e la paura non c’è nulla di meglio che dimostrarlo con la gara e finendo di essere contenti del risultato, non per la vittoria ma nel sapere di aver affrontato l’avversario senza paura ma con tanta emozione (avversario che poi diventa un nuovo amico).
Giuseppe Ballarini
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